SPUNTI DI BIOEDILIZIA

Illuminare con la ristoratrice e benefica luce naturale tutte le tipologie di ambienti, sia quelli privi di finestre sia quelli non sufficientemente illuminati anche in presenza di finestre.Trasformare le stanze oscure in un ambiente illuminato dal sole con l’ausilio di attrezzature semplici – fotoconduttori tubolari che conducono la luce solare dal cielo senza oneri sull’energia elettrica.Contribuire ad eliminare il fenomeno degli occhi stanchi causato dall’illuminazione elettrica, a rinnovare la qualità della vista e a limitare l’insorgere di malattia dovute all’illuminazione artificiale.Stimolare il buon umore dei clienti grazie agli ambienti delle loro case e dei luoghi di lavoro illuminati dal sole. I canestri geotermici consentono di attingere ad un'energia inesauribile e gratuita direttamente dalla terra a casa tua, permettono infatti di utilizzare il calore che il sottosuolo offre già a qualche metro di profondità e sono una valida alternativa alle sonde geotermiche verticali. Il compostaggio trasforma facilmente i rifiuti alimentari in fertilizzante naturale, utile per la crescita equilibrata di frutta e verdura, piante e fiori. È un valido contributo alla riduzione delle emissioni di dannosi gas serra perché evita che tonnellate di rifiuti organici finiscano nelle discariche. Questo rivoluzionario composter domestico converte gli scarti alimentari in un ricco fertilizzante per piante e giardini, in sole 2 settimane! Grande quanto una normale pattumiera da sottolavello trasforma in compost gli scarti alimentari e vegetali: frutta, verdura, carne, pesce, formaggio, uova, te, caffè, pasta, pane, fiori e foglie. ISOLANTE TERMOACUSTICO IN FIBRA DI CANAPA - La coltivazione della canapa ha una lunga tradizione in Italia e in Europa ed è totalmente ecologica: richiede ridotte quantità di acqua, non necessita di pesticidi e contribuisce al corretto sfruttamento delle risorse naturali.Da una filiera agro-industriale a basso impatto ambientale nasce Naturtherm CA. Composto per oltre il 90% da fibre di canapa il pannello è riciclabile ed ha un calore specifico superiore alle lane minerali (c=1700 J/kgK) che favorisce il raffrescamento estivo degli edifici. L’energia è sempre la stessa, pur assumendo molte forme. Una di queste è la forma alla quale siamo soliti dare l’appellativo di energia termica.La forma termica è, fondamentalmente, la più importante che l’energia assume. Infatti, da essa, tramite la conversione in lavoro meccanico, riusciamo ad ottenere quell’elettricità che correntemente utilizziamo nelle nostre abitazioni. La forma termica è la più importante anche perché è la più semplice da ottenere, ed è quella con cui noi ci scaldiamo nelle fredde notti invernali.Tuttavia, non siamo bravi nell’ottenerla, nel quotidiano: di converso, siamo estremamente inefficienti. Per fortuna, ogni tanto avviene qualche cambiamento nel piccolo (che poi cambiamento non è). In questo caso infatti, introduciamo una piccola invenzione: la stufa pirolitica!Questo piccolo dispositivo è stato ideato da un italiano, lombardo per la precisione, e il suo funzionamento è estremamente semplice. Ciò che accade è che, all’ignizione, si innalza la temperatura grazie alla combustione di una parte del carburante; una volta raggiunta una certa temperatura, viene innescato il processo di piròlisi, mediante il quale si produce gas (metano, azoto, idrogeno e altri) che brucerà al posto del combustibile inserito nella stufa (che invece verrà carbonizzato senza combustione proprio dal processo di piròlisi). Pensata per le aree dove non c'è accesso all'acqua potabile, questa struttura in materiali naturali è in grado di produrre 90 litri di acqua al giorno. L’idea viene da due architetti, Arturo Vittori e Andreas Vogler, entrambi collaboratori dello studio Architecture and Vision, che hanno presentato il progetto alla Biennale di Venezia 2012. Progetto che ha riscosso molto successo, tanto che potrebbe entrare in produzione dal prossimo anno. La WarkaWater, come spiegano gli stessi architetti: “è pensata per le regioni montuose in Etiopia dove donne e bambini devono camminare per ore, ogni giorno, per raccogliere dell’acqua non sicura”.

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