venerdì 24 luglio 2015

Fibronit, a che punto siamo? Ancora uno stop al’avvio dei lavori per la messa in sicurezza della “fabbrica della morte” a Bari

Pubblicato alle 8:30 am del 24 luglio, 2015 da Lucia Schinzano & nella categoria Ambient&Società.
Probabilmente bisognerà aspettare fino al 16 gennaio 2016 per sapere chi e quando avvierà a Bari i lavori per la messa in sicurezza dell’ex Fibronit, la ormai tristemente nota fabbrica dellas morte nel cuore della città ai confini dei quartieri San Pasquale, Madonnella e Japigia. A quella data infatti, il TAR di Puglia si esprimerà sul ricorso intentato dalla Teorema, capofila di una ATI classificatasi al secondo posto nella gara indetta mesi fa dal Comune di Bari per l’aggiudicazione dei lavori. Se ne è parlato alla presenza degli assessori all’Ambiente Pietro Petruzzelli e all’Urbanistica Carla Tedesco, durante l’ultima riunione della Consulta comunale per l’Ambiente, che da sempre segue la vicenda con attenzione e iniziative varie. La questione non è però così semplice come sembra. Nella sua relazione ai rappresentanti di oltre 20 associazioni l’ing. Vincenzo Campanaro, che ha istruito per il Comune la pratica, ha ricostruito le tappe di una storia che definire pirandelliana è poco. Dunque: la gara indetta nel 2013 riguarda un appalto di 11milioni di euro e comporta lavori di demolizione “in aria confinata” dei manufatti presenti nel sito, nei cui intonaci è stata riscontrata presenza di amianto.L’operazione prevede che i rifiuti che saranno prodotti nel corso delle demolizioni saranno “impacchettati” e isolati nella parte nord dell’area nei cosiddetti big bags; sarà anche eseguito un pacchetto di isolamento su una vasta porzione del sito. Data l’importanza e la complessità dell’operazione, si è resa necessaria una approvazione in sede ministeriale ed una successiva VIA regionale, procedimenti conclusi favorevolmente. Solo dopo che i lavori saranno stati eseguiti (tempo previsto 750 giorni) si potrà dire che il sito Fibronit è stato messo in sicurezza. E solo dopo questi interventi potrà partire la realizzazione del tanto atteso Parco urbano, (per il quale, ricordiamo, la Consulta preparò un progetto che regalò letteralmente al Comune). A gennaio 2014 la commissione di gara individua l’aggiudicatario dell’appalto, una ATI con capofila l’impresa Daneco. Ma non tutto fila liscio, perchè ad una verifica successiva risulta che la Daneco risulta debitrice di ben 14mila euro all’Agenzia delle Entrate (la cifra supera di 10mila euro quanto tollerato dall’Agenzia). A nulla valgono le rimostranze della Daneco, che dimostra di essere creditrice nei confronti dello Stato di una somma ben superiore a quanto dovuto.Giunge anche la notizia che su Daneco vi sarebbe un procedimento per il sospetto di infiltrazioni mafiose in territorio campano. La Prefettura di Milano non fornisce riscontro alla richiesta del Comune di Bari di certificazione antimafia. In ogni caso l’ATI Daneco 1 Emme viene esclusa, oltre che per l’irregolarità contributiva anche per il riscontro negativo su questioni antimafia relativa a 1Emme. Si procede all’esecuzione di accertamenti in capo all’ATI seconda classificata, con capofila l’azienda Teorema, che già per conto suo aveva fatto ricorso avverso la graduatoria precedentemente stilata. Dagli accertamenti emerge che il progettista incaricato non ha i requisiti di bando. Per tale motivo viene esclusa anche Teorema, che però fa ricorso al TAR che accorda la sospensiva. A questo punto, tra ricorsi, controricorsi, controversie burocratiche varie, la decisione su chi dovrà avviare i lavori di messa in sicurezza è stata demandata al TAR, che si pronuncerà, come già detto. il prossimo 16 gennaio, salve valutazioni che il Comune deve eseguire in questi giorni. Nel frattempo l’appalto tutto è forzatamente bloccato. Possono essere eseguiti solo lavori di mantenimento quali decespugliamento, monitoraggi, chiusura varchi. mentre sullo sfondo c’è il Piano Regionale Amianto, che impone 120 giorni di tempo per l’autodenuncia di materiali in amianto (non mi pare pertinente). Cosa succederà nei prossimo mesi?

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